Comincia tra le polemiche la prima edizione, anzi il prologo, del neonato TEATRO FESTIVAL ITALIA, il festival internazionale del teatro fortemente voluto dal Ministro ai Beni Culturali Francesco Rutelli la cui sede è stata assegnata, per le prime tre edizioni, alla città di Napoli.
Dopo la presentazione ufficiale avvenuta il mese scorso a Roma, per l’appunto presso il ministero retto da Rutelli, ieri 9 ottobre ha avuto luogo la conferenza stampa con le autorità locali (grande assente il sindaco Rosa Russo Iervolino) che hanno battezzato la manifestazione che ha inizio oggi e che si protrarrà fino alla notte tra sabato e domenica prossima.
Dicevamo delle polemiche. All’indomani della pubblicazione del cartellone ufficiale del Festival balzò agli occhi di molti che, lamentando l’assenza di un vero Direttore Artistico (Gianfranco Capitta, coordinatore artistico della manifestazione alla conferenza di ieri non era nemmeno seduto al tavolo dei relatori), il programma avesse una marcata, quasi oligarchica, presenza di spettacoli prodotti dalle tre strutture dirette dai tre esperti a cui era stata affidata la consulenza per la selezione degli spettacoli e degli artisti, vale a dire Roberta Carlotto (TEATRO MERCADANTE), Igina Di Napoli (TEATRO NUOVO) e Angelo Curti (TEATRI UNITI), registrando una totale, per qualcuno ingiustificata, assenza del teatro di tradizione e di nomi eccellenti del panorama teatrale napoletano, come, ad esempio, il maestro Roberto De Simone. Ad una domanda di un giornalista su come rispondessero i responsabili artistici a questa osservazione, il governatore ha ritenuto di farlo personalmente così: “Per ora c’è il festival, godiamocelo, poi si vedrà”. Risposta che non ha certo soddisfatto la maggioranza degli astanti, prontamente quietati dalla presidente della neonata Fondazione Campania Dei Festival, Rachele Furfaro, che ha glissato la polemica buttando acqua sul fuoco nell’invitare giornalisti ed artisti presenti a visitare la struttura che ospiterà l’evento. Trattasi di una tensostruttura costruita in quella che è stata battezzata la Cittadella del Teatro ospitata nel Porto di Napoli. Nel Tenda Teatro avranno luogo gran parte degli eventi, altri saranno ospitati dai Teatri San Carlo, Mercadante, Nuovo, San Ferdinando e dall’auditorium Rai.
Polemica a parte la qualità degli artisti invitati è comunque più che apprezzabile e si annovera tra di loro la presenza di Mario Martone, Renato Carpentieri, Toni Servillo, Anna Bonaiuto, e, tra gli stranieri, il regista indiano Roysten Abel. Sarà inoltre proiettata una retrospettiva dedicata alle registrazioni televisive del teatro di Carmelo Bene.
Molto originale la scelta di ospitare i giovani che vorranno assistere agli spettacoli in una nave-ostello messa a disposizione della SNAV.
Cinquanta progetti di altrettanti gruppi composti da giovani artisti saranno, infine, protagonisti (e questa è la più interessante iniziativa legata alla manifestazione) della sezione NUOVE SENSIBILITÀ, in cui metteranno in scena dei veri e propri promo di loro spettacoli in cerca di produzione, messa in palio per i cinque vincitori.
Il festival si concluderà con una sorte di “notte bianca” del teatro, che vedrà impegnate alcune delle sale cittadine con spettacoli di loro produzione.
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